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NO IMU: AGRINSIEME SIENA RICEVUTA DAL PREFETTO SACCONE

News inserita il 05-03-2015

Imu iniqua e insostenibile, da cancellare per non compromettere il futuro delle aziende senesi. Si è incentrato sulla tanto contestata imposta, l’incontro fra il prefetto di Siena Renato Saccone ed una delegazione di Agrinsieme Siena, con il presidente e direttore di Cia Siena, Luca Marcucci e Roberto Bartolini, e di Confagricoltura SienaGiuseppe Bicocchi e Gianluca Cavicchioli. L’incontro era già stato annunciato in occasione della mobilitazione delle settimane scorse al casello A1 di Bettolle, quando oltre cinquecento agricoltori avevano manifestato contro l’Imu.

Agrinsieme Siena ha chiesto al prefetto Saccone di farsi portavoce al Governo nazionale delle difficoltà che stanno attraversando le aziende agricole senesi a causa dell’Imu. «Anche in seguito alle prime modifiche al testo sull’Imu dei giorni scorsi con il passaggio al Senato – ha affermato Agrinsieme – le risposte sono state insufficienti e non possono essere accettate dal mondo agricolo. Allo stato attuale è una normativa che penalizza, oltretutto, le aziende che vogliono assumere personale e generare posti di lavoro». La richiesta delle organizzazioni di Agrinsieme è la cancellazione o la modifica sostanziale della norma che ha ridotto sensibilmente i territori esenti da Imu.

Al prefetto sono stati presentati alcuni casi concreti del peso che l’Imu esercita sulle aziende della provincia senese. Ad esempio, un agricoltore di Asciano con una proprietà di 180 ettari (dei quali 161 sono a seminativi ed una parte ha sede nel comune di Monteroni) dovrà pagare 3.797 euro, data l’applicazione comunale di un’aliquota minima del 7,60. Un’azienda di Sovicille con 284 ettari, di cui 173 a bosco e 45 a castagneto, pagherà invece oltre 3mila euro. Ancora, a Castellina in Chianti un’azienda di 23 ettari, con 11 di vigneto e 8 di seminativi, sarà tenuta a versare 1290 euro. Infine, un’azienda di Sinalunga di 137 ettari prevalentemente pianeggianti e a seminativo irriguo dovrà pagare oltre 10mila euro.

Al prefetto è stato illustrato il documento Agrinsieme che, oltre alle problematiche legate all’’Imu,  evidenzia la necessità di accelerare l’applicazione della riforma della Pac e l’approvazione, in tempi rapidi, del Psr e dei nuovi bandi. «Il prefetto –hanno concluso i rappresentanti di Agrinsieme – ci ha confermato che già in occasione della manifestazione di Febbraio ha inviato al Governo la documentazione con il resoconto delle istanze dell’agricoltura senese, e che si farà nuovamente carico di inviare a Roma le richieste che provengono dal nostro territorio».

 

 

 

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