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M5S SOVICILLE: "DISASTRO AMBIENTALE AL LAGO DELLA RANCIA"

News inserita il 26-10-2014

Apprendiamo dalla stampa locale (Corriere di Siena), in data 15 Ottobre c.a., che i risultati delle analisi compiute dall’Arpat ( Agenzia Regionale per la protezione Ambientale) a seguito del disastro ambientale accaduto al Lago della Rancia (Sovicille),  in data 26 settembre c.a., sono ora disponibili ed hanno escluso l’ipotesi, piuttosto improbabile della fuoriuscita di acqua sulfurea dal sottosuolo, che avrebbe provocato la morte della fauna ittica presente e l’inquinamento dell’acqua.
 
Ci sembra tuttavia alquanto inverosimile e molto fantasiosa, la nuova supposizione in merito al collasso del sistema e vogliamo ricordare che, secondo quanto riportato dagli articoli apparsi sui giornali locali nei giorni successivi al fatto, tra i quali “Ok Siena” del  29 Settembre scorso, che proprio accanto al lago vi è una centrale a Biogas che, per svolgere la propria attività, si approvvigiona dell’acqua del lago.
 
A questo punto non nascondiamo una forte preoccupazione per quanto è accaduto, aspettandoci che l’amministrazione comunale faccia luce e chiarezza, senza accontentarsi di fantasiose ipotesi, continuando ad indagare sulle cause per arrivare alla verità ed individuare le eventuali responsabilità per quanto accaduto.
 
Come Movimento Sovicille 5 Stelle,  attraverso la nostra Portavoce in Consiglio Comunale Elena Boldrini, abbiamo presentato con la massima priorità, sia una interrogazione al Sindaco, che una richiesta di accesso agli atti, per informare la popolazione dei risultati delle analisi compiute in loco dalle autorità competenti e per chiedere se sono state fatte analisi specifiche delle matrici ambientali, oltre alla copia dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), per verificare che tipo di autorizzazione è stata rilasciata alla vicina centrale a Biogas, se sono previsti controlli periodici per il regolare svolgimento dell’ attività e se la normativa in materia di sicurezza  dell’ambiente vigente è stata  rispettata.
 
Come cittadini sono molte le domande che ci facciamo, per esempio, se, come dichiarato dalla stessa Arpat, il lago è di fatto un sistema chiuso che non ha scambi all’esterno nè in entrata nè in uscita, dove finisce l’acqua che la centrale a Biogas preleva dal lago? E ancora, a seguito di questa sottrazione, essendo il lago “chiuso” non dovrebbe svuotarsi?  E perchè è stata vietata la pesca nel lago? E sopratutto ci chiediamo quale beneficio ha la popolazione del Comune di Sovicille e della Val di Merse da attività come le centrali a Biogas o a Biomasse?
 
Ottenere delle risposte  logiche, fattive e oneste alle domande sopra enunciate, oltre che doveroso e giusto nei confronti della cittadinanza, molto preoccupata per quanto accaduto, è un diritto di tutti i cittadini, e può essere anche una giusta e concreta occasione per proporre all’attuale amministrazione comunale di dimostrare, come promesso anche in campagna elettorale, che, la trasparenza, l’interesse della salute collettiva e la tutela dell’ambiente, sono principi sani, essenziali e prioritari rispetto al beneficio economico.

MoVimento Sovicille 5 Stelle          

 

 

 

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