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IL PAPA IN TERRA SANTA, IL LIBRO DI DEGIROLAMO

News inserita il 25-07-2014
È stato presentato stamani, in conferenza stampa, il volume realizzato da Alfredo De Girolamo, insieme a Enrico Catassi, “Francesco in Terra Santa - 24/26 maggio 2014” (edizioni ETS), che racconta il recente viaggio di Papa Bergoglio in occasione del 50° anniversario dell’incontro a Gerusalemme tra Paolo VI e il Patriarca Atenagora.
Oltre agli autori, hanno partecipato all’appuntamento il Sindaco Bruno Valentini e il Vescovo di Siena, Monsignor Antonio Buoncristiani.
Il libro si presenta come un diario con le foto, a colori, più belle del viaggio del Pontefice e contiene, oltre alla prefazione del Presidente della Fondazione “Giovanni Paolo II per la Terra Santa ed il Medio Oriente”, Monsignor Luciano Giovannetti, anche le testimonianze dello scrittore Abraham Yehoshua, di Vera Baboun, Sindaco di Betlemme, e del Rabbino David Rosen.
"Quello del 24/26 maggio per Francesco – ha detto De Girolamo – è stato un viaggio obbligato, breve ed essenziale, ma fondamentale per il suo apostolato: non un semplice viaggio, ma un pellegrinaggio. Il libro vuole dare una chiave di lettura di questo evento storico – ha aggiunto l’autore – e si propone di farlo non come testo teologico, bensì semplicemente raccontando con un taglio giornalistico il viaggio attraverso interviste, racconti, gesti, parole e pensieri di colui che si appresta a diventare il Papa più amato della storia".
L’idea alla base del volume è quella di mettere in luce la figura di Papa Bergoglio quale personaggio capace di affrontare le tante sfide della nostra epoca in modo diretto. "In Giordania incontra i profughi, accarezza i malati – ha proseguito De Girolamo – saluta i giovani. Non usa mezzi termini. Colpisce. Smuove. Accende su di sé i riflettori. Ovunque: quando torna come successore di Pietro a Gerusalemme, quando prega in due muri così diversi per significato, quello del Pianto e quello di Separazione, quando scende a bagnarsi nelle acque del Giordano, o cammina nella Spianata delle Moschee, oppure celebra Messa a Betlemme, o ancora quando entra nel Santo Sepolcro con il Patriarca Bartolomeo, o visita lo Yad Vashem e bacia le mani ai sopravvissuti all’Olocausto; quando celebra Messa nel Cenacolo, caso più unico che raro, perché da sempre area aliturgica; infine, quando incontra il Presidente palestinese, quello israeliano e la famiglia reale giordana".
"Sin dalla scelta del nome – ha aggiunto il sindaco Valentini – Papa Francesco ha voluto lanciare un messaggio di pace e di speranza. Con questo viaggio coraggioso e dal profondo valore spirituale e simbolico, Bergoglio si è messo inoltre a disposizione per tessere i fili di un dialogo che deve essere ripreso, perché il focolaio israelo-palestinese genera effetti e conseguenze in tutto il mondo".
"La novità di questo viaggio di Papa Francesco – ha proseguito Monsignor Buoncristiani – è che è stato realizzato per commemorare il cinquantesimo anniversario dell’importante incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Atenagora durante il Concilio Vaticano II, riportandoci al clima di novità allora iniziato e che ora, con il pontificato di Papa Francesco, sta prendendo attuazione. Inoltre, Papa Francesco ci ha voluto ricordare come gli uomini e le donne di pace debbano lavorare quotidianamente per costruire relazioni nel nome dell’amore cristiano, nell’attesa che maturino i tempi della Provvidenza e del progetto di Dio".
"Ci ha fatto molto piacere – ha concluso Catassi –  venire a presentare il volume qui a Siena: una città che esprime, in maniera forte, il valore della solidarietà, come dimostrano i rapporti di amicizia attivati e mantenuti negli anni con la città palestinese di Dura e quella israeliana di Herzliya". Il volume è disponibile alla libreria Feltrinelli.
 

 

 

 

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