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In merito alla questione della fusione dei Comuni di Sinalunga, Torrita e Trequanda, il Partito Democratico ed il Sindaco di Sinalunga Riccardo Agnoletti ci tengono a precisare alcune posizioni non veritiere apparse sulla stampa.

L’incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle venerdì 17 ottobre a Trequanda è stato effettivamente partecipato dal Sindaco di Sinalunga Riccardo Agnoletti e da due consiglieri PD che hanno volentieri ascoltato ed interagito a questo incontro aperto, apprezzando l’impostazione scientifica con cui è stato portato avanti.

Il tema della fusione dei tre Comuni del nord della Valdichiana è (da lungo tempo) oggetto di discussione all’interno del nostro Partito, della Coalizione del Centrosinistra per Sinalunga ma non soltanto, sono stati infatti frequenti i momenti con cui il PD di Sinalunga e quello di Torrita e Trequanda si sono confrontati sul tema, non trovando tuttavia una posizione univoca.

I benefici economici derivanti dalla fusione sono tutt’oggi oggetto di studio ed ad una prima analisi sembrerebbero accattivanti, soprattutto l’elusione dal patto di stabilità per 3 anni, ovviamente se la fusione avvenisse entro il 1 gennaio 2016, cosa che ci sembra alquanto difficile se non tramite forzature istituzionali notevoli. I nostri 3 Comuni ad oggi hanno molti servizi associati fra loro, dimostrazione del fatto che la ricerca di economie di scala nella gestione dei servizi per i governi di centrosinistra è sempre stata un obiettivo.

Tuttavia dopo la valutazione strettamente economica, la fusione di più Comuni, dal punto di vista sociale  richiede un percorso partecipativo che riesca a creare un senso di comunità da tre realtà simili ma pur sempre distinte e questo non può assolutamente essere semplificato con la ratifica ultima di 3 referendum cittadini.

Il Partito Democratico di Sinalunga non è contrario alla fusione dei comuni, come più volte espresso, ma sta valutando insieme alle altre realtà esterne a Sinalunga quale sia la scelta migliore per tutti.

Il Sindaco Riccardo Agnoletti ci tiene inoltre a precisare: ”Non ho mai detto che mi candido ufficialmente a rappresentare l’eventuale ente nato dalla fusione, anzi ritengo di essere anche molto responsabile nel cercare di portare avanti una posizione che andrebbe di fatto ad escludermi da questo ruolo; come tutti gli iscritti PD, sono a disposizione per qualsiasi tipo di scelta venga fatta”.