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ASSOCIAZIONE CONFRONTI TORNA SULL'OUTLET A TAVERNE

News inserita il 21-11-2014

Siena senza attività commerciali muore. Un outlet a Taverne d’Arbia significa la chiusura delle attività commerciali della città già duramente colpite dalla crisi e il suo inarrestabile impoverimento. E’ questo che vuole il Sindaco Valentini con la disastrosa proposta di costruire un outlet tra Taverne d’Arbia e Isola d'Arbia? E’ questo che vuole la assessora Pallai, punta di diamante della Confesercenti, con il suo sostegno alla pericolosa proposta del Sindaco? Oppure è soltanto l’ennesima speculazione edilizia fatta per pagare qualche cambiale elettorale con la benedizione dei soliti noti? E il PD di Alessandro Masi, tace e acconsente oppure è contrario all’indecente proposta del “nostro” Sindaco? Siena ha bisogno di una politica fiscale che rimetta in moto i consumi e di una politica commerciale che sostenga le attività del commercio e del turismo della città. Per fare questo non servono gli annunci e le successive smentite tanto per pavoneggiare con qualche titolone sui giornali. Servono azioni concrete per creare opportunità di sviluppo e nuovi posti di lavoro. E un enorme outlet a sud della città non è un modo per favorire il commercio, il turismo e l’occupazione, ma un modo per uccidere quelle attività che ancora oggi hanno avuto il coraggio e le competenze per resistere alla crisi. Serve al contrario una nuova politica fiscale per ridurre le tasse locali come Tia e Tares sul commercio e sul turismo, un forte investimento in infrastrutture e comunicazione, una inversione di marcia per cancellare quella burocrazia inefficace e inefficiente che costa migliaia di euro l’anno alle imprese. Servono scelte condivise con gli operatori e le categorie economiche e non la strategia di dire tutto e il contrario di tutto alla quale Valentini ha abituato Siena senza nessun positivo risultato per la città.
Associazione Confronti SIENA

 

 

 

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