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A COLLE VAL D’ELSA È NATA LA LISTA CIVICA PER MUOVERE IL FARE

News inserita il 19-04-2014

Amministrare un Comune con concretezza, onestà, competenza, nuove idee. Superare i tradizionali schieramenti politici per affrontare la complessità della attuale fase, valutare le esigenze locali e riacquistare il diritto di decidere sul futuro della città. Con questi obiettivi è nata a Colle di Val d’Elsa, in vista delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio, la lista civica Per muovere il fare.  "Purtroppo da qualche decennio – spiega il coordinatore della lista Franco Massi - la nostra città ha vissuto inesorabilmente un costante declino. Abbiamo così deciso di impegnarci assieme al nostro candidato sindaco Miriana Bucalossi nel difficile compito di dare una proposta nuova per amministrare Colle con ampia partecipazione e consenso dei cittadini".

Tra le priorità individuate dalla lista Per muovere il fare l’ascolto e coinvolgimento reale della popolazione nelle scelte riguardanti il territorio, il recupero delle costruzioni esistenti e tutela delle aree verdi e agricole per evitare la cementificazione, la riorganizzazione delle società partecipate che devono costituire per l’amministrazione uno strumento di acquisizione di proventi, utili e non  perdite, la riorganizzazione della struttura comunale che nel rispetto e la salvaguardia dei posti di lavoro e della dignità di ogni dipendente dovrà diventare un modello organizzato di efficienza. E ancora la sensibilizzazione di tutti i livelli sociali per migliorare la conoscenza delle istituzioni, per aumentare il senso civico, la solidarietà tra le persone, la valorizzazione del volontariato e delle associazioni culturaliimpegnate per la città. Infine il miglioramento della raccolta dei rifiuti differenziata per arrivare all’obiettivo “Rifiuti zero”, riduzione dei costi e attribuzione di benefici ai cittadini e alle imprese “ virtuose” e la ricerca di opportunità per creare lavoro per i giovani.

"Riconosciamo – conclude Massi - che l’attuale Amministrazione ha ereditato dalle precedenti un Piano Regolatore che supponiamo sia stato di difficile gestione, però pensiamo che avrebbe dovuto avere più coraggio lavorando da subito per ridurre drasticamente il consumo del territorio. Inoltre, molte importanti decisioni, non ultime quella per l’attuazione del Progetto “La Fabbrichina”, sono state prese senza un reale confronto con i cittadini e soprattutto senza valutare l’opportunità o meno di realizzare nella nostra città un progetto così faraonico".

 

 

 

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