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ASPETTANDO LA VENDEMMIA, FRA MONTALCINO E IL CHIANTI

News inserita il 01-09-2014

  

Le previsioni per la quantità del raccolto non sono rosee, anche se si attestano sulla media dello scorso anno, mentre la qualità è ancora un’incognita che desta non poche preoccupazioni.

  

È allo stato attuale delle cose, difficile, che l’annata 2014 venga ricordata per un ottima qualità del vino. Per questo la Regione Toscana ha deliberato l’autorizzazione per i vini Igp e Dop, prevista dal Regolamento UE 1308/2013, che permette, qualora le condizioni climatiche lo richiedano, di aumentare titolo alcolometrico volumico naturale delle uve fresche, del mosto di uve, del mosto di uve parzialmente fermentato, del vino nuovo ancora in fermentazione e del vino.
Le previsioni per la quantità del raccolto non sono rosee, anche se si attestano sulla media dello scorso anno, mentre la qualità è ancora un’incognita che desta non poche preoccupazioni. Quello di quest’anno è stato senz’altro un inverno molto mite, con limitate precipitazioni nevose, seguito dall’umidità che ha caratterizzato la primavera e tutta la prima parte dell’estate, che ormai ha superato il suo culmine, ma che in realtà, ancora sta tardando ad esplodere. Sono le caratteristiche meteorologiche principali che accompagnano i vigneti del Bel Paese verso la vendemmia 2014. Vigneti, quindi, per niente in sofferenza a causa della mancanza d’acqua, ma messi alla prova da un massiccio attacco delle principali malattie fungine della vite, soprattutto peronospora, che non ha risparmiato né il Sud né il Nord del Paese
Quest’ultimo è stato colpito da pesanti grandinate, che hanno provocato seri danni anche in ampie zone del centro Italia. Abbiamo chiesto le prime impressioni sulle prospettive del sangiovese a due importanti cantine: la Tenuta Tiezzi a Montalcino, l’Azienda Agricola Ottomani all’Impruneta nella sottozona dei Colli Fiorentini.
A che punto è la maturazione del Sangiovese? A quale vendemmia degli ultimi anni potreste assimilare l’annata 2014?
Secondo Enzo Tiezzi la maturazione del Sangiovese, è sicuramente in ritardo rispetto alle ultime annate. Si potrebbero però rivedere in questo anno i periodi passati fino agli precedenti al 1990.
Infatti, ricordo che le prime  invaiature delle uve iniziavano a partire da sud di Montalcino,dove abbiamo un clima più caldo, nei giorni a cavallo del 15 agosto”. “Al momento,infatti,per fare un esempio di un  caso specifico relativo alla mia azienda,  ho già una discreta invaiatura nella zona del Podere Cerrino,(320 mt. s.l.m.) mentre nella Vigna Soccorso, mt. 520 s.l.m. le uve sono invaiate all'80/90%”.
“L’annata 2009, fu ugualmente fresca fino ad agosto, poi i venti caldi dell’ultima settimana fecero maturare le uve velocemente limitando la formazione di composti estrattivi, come tannini e acidità.
Con le continue piogge e umidità, le uve tendono a gonfiare diluendo i componenti che si formano o che dovrebbero formarsi, con la luce e di conseguenza il calore”.
“Purtroppo se continuano queste condizioni meteo potrebbero  ripresentarsi le condizioni di annate poco felici per il sangiovese come la 2002 o il 1992”.
Cosimo Pecorini dell’Azienda Agricola Ottomani ci dice che anche nel loro caso la stagione sembra ritardata di circa 2 settimane rispetto agli standard delle ultime annate, ma, grazie al clima più caldo e alla minore altitudine dei loro vigneti, l’invaiatura degli acini è già completa da qualche giorno.” Per adesso non è possibile paragonare questa annata a delle vendemmie precedenti, per quanto riguarda noi, che siamo ancora un’azienda con una storia relativamente giovane alle spalle (è del 2007 la prima vendemmia ufficiosa mentre risale al 2009 la prima produzione importante da destinare alla vendita), ogni annata fa storia a sé”.

In che periodo è ipotizzabile il momento della vendemmia? Anche quest’anno, come spesso è accaduto in passato, sarà dunque Settembre il mese decisivo per la qualità del raccolto? Ancora Tiezzi riferisce: “Sarebbe necessario del caldo  con assenza di piogge ed avere il fermo della vegetazione;(il cosiddetto agostamento, utile allo spostamento delle sostanze amidacee   verso il  grappolo e non a favore della nuova vegetazione)”. “Si evince pertanto, che se   il clima   dovesse regolarizzarsi, magari proseguendo con  una buona insolazione le vendemmie del Sangiovese potrebbero iniziare a partire dal 20/25 settembre nelle zone sud di Montalcino; zone più calde e  con altitudine dei 100 mt. s.l.m, proseguire a fine settembre nelle zone interne e a  nord  di Montalcino, per terminare a metà ottobre nei vigneti posti ad altitudine più elevata”. Anche Cosimo Pecorini ritiene che le prossime settimane e l’inizio del mese di Settembre possano rappresentare il consueto punto di svolta per la stagione:  “L’uva è sana e l’alta età media dei nostri vigneti (25-30 anni)  ci sta aiutando in questa bizzarra estate 2014”.  Se davvero il mese di Settembre porterà il tanto agognato sole, potrebbe trattarsi di una vendemmia di ottima qualità.
Come avete fronteggiato le eventuali situazioni critiche di quest’estate anomala?
Cosimo Pecorini ricorda “Nei mesi precedenti l’estate, vedendo l’andamento climatico, abbiamo lavorato cercando di fare tanta prevenzione in vigna come, pettinare più volte le viti e strecciare tutti i grappoli”. Pochi per fortuna i problemi relativi a Peronospora e Oidio”.
Tiezzi ricorda che:  “La situazione sanitaria,al momento non è a rischio; siamo stati impegnati molto ad effettuare cimature e sfemminellature dovute alla vegetazione esuberante per le piogge continue. Comunque nel mio caso specifico, usando Zolfo e Rame, ho effettuato n.7 trattamenti anziché 6 come di norma”.
“C’è stato qualche attacco di Oidio nella fase iniziale; poi la Peronospora  ha accentuato l'invasione nel periodo più recente, specialmente  sulla nuova vegetazione che continua, anziché fermarsi, per l'agostamento, come accennato”.
Come avete capito si è trattato di un duro lavoro che ha richiesto, pazienza e nervi saldi ai nostri coraggiosi viticoltori.
In bocca al lupo dunque a tutti i produttori della Toscana, ricordando il proverbio: “Se fa bello per San Gorgone (6 Settembre) la vendemmia va benone”.


Achille Prostamo & Giovanni d'Alessandro

 

 

 

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